I lineamenti essenziali: estratti dalle parti principali del progetto.
Scuola
Istituto comprensivo Biella III di Biella
Alunni e docenti coinvolti.
Gli alunni di clarinetto e sassofono iscritti alla terza classe del corso F ad indirizzo musicale; docente di strumento musicale.
L’idea.
La pratica della musica d’insieme nei corsi di scuola secondaria di primo grado ad indirizzo musicale, è un tema di rilievo primario. Da circa quindici anni, secondo il particolare impianto strutturale-organizzativo delle attività didattiche che sostanziano l’indirizzo musicale presso l’Istituto comprensivo Biella III, ognuna delle tre classi del corso F ad indirizzo musicale ha nel proprio orario settimanale un’ora di lezione di musica d’insieme, nella quale ciascuno dei docenti di strumento musicale lavora separatamente con il proprio piccolo gruppo di alunni (tipicamente dai 5 ai 7 alunni per specialità strumentale, in ciascuna delle tre classi), facendo sempre salva la possibilità di compresenze variamente articolate quando si tratti di concertare esecuzioni di brani in cui confluiscano più specialità strumentali. Ovviamente, spesso anche alcune delle attività compiute nelle lezioni settimanali individuali di tecnica ed esecuzione strumentale e nelle lezioni settimanali di teoria e lettura della musica sono legate e funzionali alle attività e alle esperienze di musica d’insieme. Con tutto ciò, per praticare musica d’insieme con soddisfazione e profitto, ogni anno servono partiture a misura degli organici strumentali a disposizione e, nondimeno, a misura dei livelli di capacità esecutiva dei singoli alunni e, dunque, delle potenzialità esecutive del gruppo di alunni e delle relative singole formazioni strumentali effettivamente configurabili anche e sempre nel nome della massima inclusività possibile. L’intreccio di disponibilità di organici strumentali e di competenze esecutive dei singoli (evidentemente sempre in divenire) è una realtà dinamica, di anno in anno mai uguale a se stessa; di conseguenza, ogni anno servono adattamenti di musiche, possibilmente attrattive e coinvolgenti nei confronti degli alunni chiamati a studiarle e ad eseguirle, a precisa misura delle suddette due variabili complesse. Sovente si rende necessario il riadattamento mirato di trascrizioni e arrangiamenti creati negli anni precedenti. Il lavoro di adattamento e di eventuale riadattamento di musiche spesso dotate di intrinseche complessità nelle rispettive stesure originali, è praticamente sempre lavoro di trascrizione e di arrangiamento appunto “su misura”. Nei decenni di insegnamento, incontrando progressivamente ex alunni ed ex studenti sempre più cresciuti, ho appreso che la competenza del saper mettere le mani su musiche scritte, con l’intento di arrangiarle o di riarrangiarle per se stessi o per gruppi strumentali di cui essi hanno fatto o fanno parte, è forse il distillato del “sapere e saper fare” sopravvissuto con maggior vitalità dagli anni di studio nella scuola media ad indirizzo musicale, anche e soprattutto nei casi in cui a quegli anni non siano seguiti ulteriori percorsi organici di formazione su discipline musicali. In tali casi la competenza è sgorgata e germogliata da sé, probabilmente grazie al combinato disposto di quanto precedentemente maturato da ciascuno sugli studi di teoria e lettura musicale e su quelli di esecuzione strumentale individuale e d’insieme. Oggi, nella fattispecie dell’attuale terza classe, gli alunni di clarinetto e sassofono sono già in possesso anche di competenze concernenti l’impiego operativo di un software di notazione musicale e di esperienze di lavoro cooperativo e collaborativo, su temi ed oggetti congruenti alla disciplina strumento musicale, sia in presenza sia in gruppo di lavoro remoto sulla piattaforma Edmodo, grazie al percorso che tutti hanno vissuto nello scorso anno scolastico 2015/2016, lungo le attività del progetto “Creiamo insieme un moderno manuale di clarinetto”. Tutto ciò, unito ovviamente alle competenze propriamente disciplinari (teoria musicale, lettura delle notazioni musicali, conoscenze di carattere tecnico-fisico dei propri strumenti, esecuzione strumentale individuale e d’insieme) di cui ogni alunno è mediamente in possesso all’inizio della terza classe, sembra un buon viatico per poter intraprendere un inedito percorso formativo sulla trascrizione di testi musicali di carattere preminentemente polifonico, in funzione della possibilità di esecuzione strumentale propria e del/dei gruppo/i a cui correntemente ciascun alunno appartiene. Il sapersi orientare all’interno di un testo musicale polifonico, individuandone e cogliendone le funzionalità melodiche, armoniche, ritmiche essenziali ai fini di una trasformazione adattativa, il saper trasformare tale testo polifonico – all’occorrenza attraverso razionalizzazione ai soli lineamenti veramente caratterizzanti, semplificazione mirata, trasposizione tonale, ridistribuzione di peculiarità timbriche, estensionali, espressive… – a misura sia dell’organico strumentale effettivamente disponibile sia delle rispettive abilità e competenze esecutive dei componenti il proprio gruppo, previa presa di coscienza e consapevolezza di tali abilità e competenze in dinamica trasformazione, costituiscono i principali obiettivi disciplinari dell’esperienza formativa, tanto quanto l’ulteriore sviluppo di capacità cooperative, collaborative, di inclusione, d’assunzione di consapevolezza di sé e del gruppo, nondimeno l’irrobustimento delle motivazioni verso la pratica strumentale individuale e d’insieme, ne costituiscono i più evidenti obiettivi trasversali.
Obiettivi disciplinari
- Acquisizione di competenze sulle famiglie dei clarinetti e dei sassofoni con particolare riferimento alle loro rispettive realtà di strumenti traspositori e alle peculiarità relative all’estensione di ciascuno dei principali membri delle due famiglie (clarinetti soprani in si bemolle, in la, in mi bemolle; clarinetto di bassetto, corno di bassetto, clarinetto basso; sassofono sopranino, soprano, contralto, tenore e baritono): conoscenza dei procedimenti operativi di trasporto (intervalli, chiavi di lettura, ambiti estensionali) necessari a trasporre, a vista e/o per iscritto, testi musicali scritti in suoni reali verso la relativa stesura tonale destinata alla lettura da parte di qualsivoglia dei suddetti strumenti per mantenere la tonalità originale d’effetto con, all’occorrenza, il dovuto inquadramento e l’opportuna proiezione nell’ambito estensionale dello strumento destinatario della trascrizione; conoscenza dei procedimenti operativi di trasporto (intervalli, chiavi di lettura, ambiti estensionali) necessari a trasporre, a vista e/o per iscritto, testi musicali scritti per uno dei suddetti strumenti traspositori verso la relativa stesura tonale necessaria a qualsivoglia altro dei suddetti strumenti di taglio tonale diverso, onde mantenere la medesima tonalità d’effetto con, all’occorrenza, il dovuto inquadramento e l’opportuna proiezione nell’ambito estensionale dello strumento destinatario della trascrizione.
- Sapersi orientare nella lettura di partiture di brani polifonici, individuandone i lineamenti e i caratteri essenziali sul piano melodico, ritmico, armonico, espressivo e, d’altra parte, gli elementi rinunciabili ai fini di una trascrizione semplificativa.
- Saper trasformare l’assetto polifonico di brani polifonici di limitata complessità, mediante procedimenti originali di trascrizione mirata alla riduzione, all’adattamento o al libero arrangiamento, in assetto polifonico adatto ad essere eseguito dal proprio insieme strumentale di clarinetti e/o sassofoni, tenendo conto dei livelli di abilità esecutiva dei membri di tale gruppo e mantenendo viva la riconoscibilità del brano originale.
- Incremento delle abilità di esecuzione strumentale.
- Incremento del proprio repertorio di brani di musica d’insieme.
- Produzione di nuove trascrizioni originali per gruppi di clarinetti e/o sassofoni, adeguate al livello medio di abilità esecutive degli alunni dei corsi ad indirizzo musicale della scuola secondaria di primo grado e destinabili sia al patrimonio di musiche a stampa dell’Istituto comprensivo Biella III sia ad essere rese disponibili in rete, particolarmente in contesti congruenti come l’IMSLP [1] e la comunità di MuseScore.[2]
[1] International Music Score Library Project, https://imslp.org/wiki/Pagina_principale
[2] https://musescore.com/sheetmusic
Obiettivi trasversali
Tecnologici
- Acquisizione di un buon metodo di ricerca di partiture e di trascrizioni musicali in Internet, in particolare nell’ambito di contesti articolati e di comprovata validità: l’IMSLP e la Oliver’s (mostly) Clarinet Music Page. [1]
- Acquisizione di nozioni sui formati di documenti elettronici contenenti partiture e trascrizioni presenti in rete e di competenze su aspetti della loro gestione operativa, inclusi importazione/esportazione e trasformazione: in particolare sul formato PDF, sul formato MIDI e sui formati proprietari dei più diffusi software di notazione musicale: MSCZ e MSCX (MuseScore), MUSX e MUS (Finale e Finale NotePad), SIB (Sibelius)…
- Consolidamento ed incremento delle competenze relative all’impiego della piattaforma Edmodo come strumento di lavoro, in particolare durante le fasi asincrone delle attività.
Di socializzazione e motivazionali
- Sviluppo delle inclinazioni a collaborare e cooperare, a condividere e ad includere.
- Sviluppo della capacità di lavoro autonomo e responsabile.
- Incremento delle motivazioni allo studio individuale dello strumento musicale.
- Incremento delle motivazioni alla pratica della musica d’insieme.
[1] http://www.csudh.edu/oliver/clarmusi/clarmusi.htm
Spazi, tempi, strumenti
Le attività, nelle quali si articolano gli aspetti didattico-formativi ed operativi del progetto, si svolgeranno:
a scuola;
sulla piattaforma Edmodo, in apposito gruppo di lavoro, principalmente nelle fasi temporali comprese tra i giorni delle lezioni in presenza a scuola, in maniera da assicurare una certa continuità all’esperienza formativa; al gruppo di lavoro sarà offerto anche un sito web, ospitante le lezioni e i tutorial in formato video – da crearsi appositamente a cura del docente – che sostanzieranno ordinatamente l’intera aliquota didattica del percorso formativo, appunto in assetto digitale utile anche all’applicazione della metodologia di Flipped Classroom, replicabile in futuro eventualmente anche da altri docenti e da altre istituzioni scolastiche.
Tempi
Attività da settembre a dicembre 2016.
Estratto dal progetto “Impariamo a trascrivere su misura” (2016) di Marco Rosin.